
Cari amici,
l’estate è già arrivata e chi può (!) si prepara al meritato riposo. Un tempo necessario per recuperare le energie, spezzare i ritmi intensi e frenetici del nostro agire quotidiano e riuscire a guardare da una differente prospettiva il contesto che ci circonda.
Alle riflessioni sull’andamento economico e sulla salute delle aziende in cui operiamo, che la chiusura del primo semestre dell’anno tipicamente richiede, vorremmo aggiungere un altro interrogativo sul quale meditare in previsione del nostro appuntamento annuale, che ci attende dal 5 al 7 ottobre prossimi nella splendida terra d’Abruzzo.
Lo scorso anno avevamo introdotto la metafora del CFO quale paziente giardiniere che, con sapienza e tenacia, sa prendersi cura dell’organizzazione in cui opera come fosse un albero rigoglioso da far crescere e portare frutto. Una metafora che racchiude l’essenza della nostra professione.
Quest’anno, nel costruire il palinsesto del XLV Congresso nazionale ANDAF ci siamo interrogati sull’essenza dell’impresa nel tentativo di coglierne la vera natura, la sua finalità, ossia il profitto, inteso però come mezzo non più come fine unico e ultimo. Perché una società in buona salute deve portare frutti proprio come un albero rigoglioso. Frutti i cui benefici non si manifestino soltanto nel breve termine, ma anche in una prospettiva temporale più ampia, e tengano conto del contesto in cui l’azienda è inserita, rispettandolo e favorendone il benessere.
Affinché questa pianta cresca e porti frutti sani e duraturi, è fondamentale che tutti coloro che le danno vita e nutrimento – dal management agli azionisti – operino al suo servizio facendosi interpreti e portavoce del suo purpose. Sono proprio le sue Risorse a fare la differenza, determinandone il valore e la salute: per avere buone imprese è necessario avere buoni imprenditori, buoni manager, buoni tecnici, buoni operai, buoni funzionari pubblici e anche buoni politici.
Tutti con il coraggio di mettersi in gioco.
È così che nasce l’idea del CFO Enterprise Servant: un manager che abbia cura e rispetto dell’organizzazione e di chi la popola, ma anche del mondo in cui l’azienda vive, responsabile e autorevole.
Al servizio: ma senza essere servitore.
Oggi ci troviamo ad affrontare sfide sempre nuove, inserite in scenari complessi e instabili. Per vincerle servono – ora più che mai – leader capaci che sappiano guardare al futuro, non perdendo di vista la sostenibilità del business e il bene comune.
Filo rosso delle nostre riflessioni, quindi, è il tentativo di aprire nuove strade, ancora inesplorate a livello di cultura di impresa, che percorreremo con i nostri Relatori. Per approfondire tutti i temi di cui parleremo a Pescara, vi invito a leggere l’articolo che troverete nelle prossime pagine a firma di Paola Bosso, Coordinatore scientifico per il Congresso ANDAF, che ringrazio di cuore per la grande passione e la competenza con cui disegna le geometrie delle nostre riflessioni annuali.
Ma vi invito soprattutto a partecipare di persona al Congresso di Pescara, per condividerle tra noi queste riflessioni.
Da diversi giorni sono aperte le iscrizioni sul nostro sito. Lì troverete tutte le informazioni necessarie e potrete consultare il ricco programma congressuale che si concluderà la mattina di sabato 7 ottobre con un’emozionante novità: dimostreremo che le capacità di leadership e teamworking dei CFO italiani sono all’altezza di una nuova sfida, questa volta sportiva.
Più di dieci imbarcazioni saranno a nostra disposizione presso il porto turistico di Pescara per una regata sui mari d’Abruzzo. La partecipazione è aperta a tutti, esperti e neofiti della vela. Cosa dovremo portare con noi? Abiti comodi da barca, certo, ma soprattutto le nostre competenze, lo spirito di adattamento e la capacità di fare team. Si vedrà di che pasta sono fatti i CFO di ANDAF!
Per costruire il futuro è necessario saper guardare al presente e, soprattutto, prendervi parte attiva. Vi aspetto perciò numerosi, per confrontarci e condividere le nostre esperienze professionali e trarre ispirazione dai tanti interventi per ampliare i nostri orizzonti e progettare – insieme – il nostro domani.
Buone vacanze a tutti.
Agostino Scornajenchi
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